RELAZIONE
DI CONSEGNA DEI LAVORI
L’inizio
dello smontaggio del materiale é avvenuto
il 24 / 01/ 2002, in presenza del parroco
don Vincenzo Taiani e del presidente dell’
associazione culturale “Tirabassi”
di Maiori, Gaetano Cantalupo.
I
lavori di ripristino hanno avuto inizio subito.
Sono
state asportate dallo strumento, per essere
restaurate direttamente in laboratorio per un
restauro “radicale”, le seguenti
parti:
· la consolle, dopo il distacco dall’impianto
pneumatico tubolare e trasportata presso il
nostro laboratorio.
· tutte le coperte sotto somieri, munite
delle rispettive membrane di pelle per l’intervento
di pulizia e sostituzione sistematica di ogni
parte.
· le canne di facciata, per la ricostruzione
delle punte dei piedi cedute sotto il peso dei
propri corpi dovuto all’assestamento dei
materiali
· l’elettroventilatore
· i registri ad ancia.
· le tavole di chiusura delle pompe
Il
resto del materiale é stato restaurato
in loco: il grande mantice a tavole parallele,
le canne ad anima di metallo e quelle di legno,
l’intero impianto tubolare pneumatico.
Si é quindi proseguito con la pulizia
generale, smontaggio e rilievi degli elementi
in sede originali prima della loro rimozione,
nonché rilievi fotografici. Il grande
mantice a tavole parallele é stato completamente
smontato, rimpellato di nuovo, riparato nelle
fessure e crepi.
Allo
stesso modo si é intervenuto sulle pompe
cuneiforme ad unica piega rientrante; smontate,
pulite, nonché rinforzate, le cerniere
sono state rimpellate.
I
pellami da noi utilizzati sono conciate secondo
le regole dell’arte, all’allume
di rocca, ed incollate con colla di origine
animale. L’intero percorso di tubi portavento
é stato aperto, ogni buco, o fessura,
nodo, od altro difetto ligneo é stato
scrupolosamente ricoperto con pezze di pelle
incollate a caldo. Le pareti interne sono state
rincollate, come di origine, per impermeabilizzarne
le superficie.
All’esito
delle suddette operazioni, i tubi sono stati
chiusi con le proprie viti, disossidate e trattate
con cera e sigillate le giunture con strisce
di pelle di agnello.
I
somieri, liberati dalle coperte sotto e sopra,
sono stati completamente ripuliti, mediante
aspirazione delle superficie, tutti i coni impellati
revisionati e rimpellati quando non garanti
di ottima tenuta d’aria.
Allo
stesso modo, i perni di ottone trafilato e filettato
sono stati disossidati, ripuliti dalle impurità,
raddrizzati all’occorrenza, nonché
lubrificati, per proteggerli dall’umidità.
Segnalo a questo proposito, che le piogge infiltratesi
nello strumento durante il periodo in cui il
tetto della chiesa non reggeva più hanno
causati numerose crepe al momento del ritiro
dei materiali. Le parti maggiormente afflitte
sono quelle vicino al fondo dello strumento,
in prossimità del muro della chiesa.
Considerando
la posizione ravvicinata dello strumento con
il soffitto della chiesa, abbiamo costruito
e montato un tetto di legno, le cui tavole incastrate
a secco ed inchiodate sono state trattate con
antitarlo. Cosi facendo, il canneggio si trova
sotto protezione (nell’immediato), per
quanto riguarda le cadute di gesso e pittura
provenienti dai cassettoni bisognosi di ripristino.
Tutte
le canne di legno sono state aperte, visitati
i blocchi, quindi rettificati i labbri inferiori,
verificata la tenuta delle viti di fissaggio
di queste ultime.
I
nodi, fessure, o crepe sono stati rincollati
e garantiti con pezze, o strisce di pelle di
montone incollate con colla a caldo, di origine
animale.
Le
guarnizioni di feltro e pelle attorno ai tappi
delle canne tappate sono state cambiate con
materiali identici a quelli rimossi.
Inoltre,
lo scorrimento dei tappi é stato facilitato
da sego (grasso di agnello).
Il
canneggio di metallo é stato rimesso
in tondo su mandrini cilindrici con la cura
necessaria alla manipolazione di questi materiali,
ricchi di antimonio, che rende cosi friabile
quel tipo di lega. I “riccioli”
rotti per l’accordatura sono stati ricostruiti
ex novo ed applicati mediante saldatura a stagno
sulle canne danneggiate.
Le
canne di facciata relative ai registri di Principale
di 16 piedi e Principale di 8 piedi, sono dunque
state trasportate in laboratorio, rimesse in
forma sui mandrini cilindrici, togliendo “botte”
e ricostruendo le punte dei piedi, piegate su
se stesse.
La
ricostruzione delle punte dei piedi é
avvenuta con materiale identico a quello precedente,
maggiorandone leggermente lo spessore.
Il
metallo utilizzato per la costruzione delle
canne di facciata é il “tigrato”,
40 % di stagno circa.
La
consolle, completamente smontata é costituita
da pochi elementi meccanici che sono stati smontati,
puliti, rettifficati, rimontati e regolati secondo
le esigenze del Fedeli.
L’apparato
pneumatico aziona serie di membrane di pelle
(“spaccate”), coni, valvole, camere
di decompressione, e grandi membrane per il
funzionamernto degli accopiamenti.
Ogni
componente é stato guarnito con pelle
nuova, sono stati eliminati tutti i sistemi
“di soccorso” applicati ovunque
nello strumento per tentare di rimediare alle
perdite varie.
Tutte
le pelli, pesi di piombo, o altro, é
stato sostituito con materiale rigorosamente
identico a quello rimosso, o mancante, su ispirazione
di quelli superstiti.
Inoltre,
il mobile é stato ripristinato in tutte
le sue parti di falegnameria.
Alcuni
pomoli dei registri mancanti, o impropri sono
stati ricostruiti ex novo in copia conforme
a quelli originali.
Le
placchette in ceramica, confezionate su misura,
sono state decorate a mano presso un laboratorio
specializzato, di nostra fiducia.
Composizione
fonica dell’organo
Disposizione
delle file dei registri sui rispettivi somieri;
dal davanti verso il retro.
Grand’organo
Principale di sedici piedi
Principale di otto piedi
Viola di otto piedi
Flauto ottaviante
Ottava di quattro piedi
Bordone di otto piedi
Principale di quattro piedi
Gamba di otto piedi
Ripieno di 4 file
Tromba di otto piedi
Clarino di otto piedi
Basseria
Basseria parte inferiore, dall’interno
verso l’esterno
dal G1 al d27
Basso di otto piedi aperto
Subbasso di sedici piedi tappato
Parte superiore, dall’interno verso l’esterno
Dal C1 al F#1
Tromba di otto piedi
Basso di otto piedi aperti
Subbasso di sedici piedi tappato
Il
Contrabbasso di sedici piedi aperto é
disposto su unica fila, sul retro dello strumento,
con la Tromba di otto piedi nei soprani davanti
alla canne di legno.
Espressivo
Il canneggio é racchiuso in cassa espressiva,
azionata dalla consolle tramite pedale di legno
(“staffa”) collocato nel mobile
sopra la pedaliera, accanto al secondo pedale
adibito all’azionamento del Graduatore.
Disposizione dei registri dal davanti verso
il retro.
Primo
somiere relativo ai soprani; dal d#2 al g5
Voce celeste (dal g#2)
Viola di otto piedi
Principale di otto piedi
Bordone di otto piedi
Viola di otto piedi (dal secondo do)
Bordone di quattro piedi
Oboe di otto piedi
Vox Humana di otto piedi (dal secondo do)
Secondo
somiere relativo ai bassi; dal C1 al d2
Vox Humana di otto piedi (dal secondo c)
Oboe di otto piedi
Bordone di quattro piedi
Viola di otto piedi (la cui prima ottava é
in comune con quella del Principale di otto
piedi)
Viola di otto piedi
L’elettroventilatore
é stato minuziosamente revisionato, smontato,
controllate le bronzine e lubrificato, nonché
collaudato presso tecnici specializzati. Una
cassa insonorizzata é stata costruita
su misura e fissata in cantoria, allo scopo
di attutire il rumore prodotto dalla ventola
di notevole dimensioni. La manticeria é
attualmente collegata all’elettroventilatore
che dispone di una linea elettrica trifase indipendente,
collocata in cantoria, su quadro.
L’accensione
del motore avviene direttamente dal quadro,
l’interruttore, aggiunto successivamente
e trovato prima dello smontaggio fissato sulla
consolle, é stato eliminato per favorir
il restauro ligneo della stessa e restituirle
l’estetica originale.
Il
mobile é stato trattato con olio, gommalacca
e cera d’api neutra, naturale.
Segnaliamo
a proposito degli interventi successivi all’installazione
dell’organo originale, che alcune canne
erano state accorciate non semplificando la
nostra ricerca dell’armonia di origine.
Ciononostante,
la maggior parte delle altre canne, essendo
molto ben conservate, han consentito di ritrovare
con certezza il tipo di accordatura e di temperamento
( equabile) eseguiti da Fedeli.
L’intero
strumento é stato trattato con antitarlo:
somieri, manticeria, canne di legno, consolle,
panca, leggio, interno della cassa armonica,
tetto nuovo, pannelli dell’espressivo
e tutti i componenti relativi ai trasporti della
pneumatica.
Purtroppo,
anche il resto della cassa necessiterebbe di
un intervento di pulizia, disinfestazione e
restauro delle decorazioni. per garantire e
dare senso al trattamento dell’interno.
I
lavori sono stati ultimati il mercoledi 5 maggio
2003, come d’accordi contrattuali.
Romain
Legros
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