L’anno 1998 l’Associazione Antonio
Tirabassi O.N.L.U.S. promosse una lotteria il
cui ricavato netto fu interamente devoluto al
restauro dell’organo Zeno Fedeli.
Grazie a quella spinta iniziale, a successive
iniziative per la ricerca di finanziamenti e
alla sensibilità di quanto hanno reso
possibile questo evento, il 19 gennaio 2002
il Parroco Moderatore Don Vincenzo Taiani, alla
presenza di alcuni componenti dell’Associazione
A. Tirabassi, firmava il contratto con l’organaro
Romain Legros per l’esecuzione dei lavori
di restauro, lavori che si sono conclusi il
5 maggio 2003.
L’inizio dello smontaggio del materiale
è avvenuto il 24 gennaio 2002. Tutti
i componenti sono stati sostituiti, ove necessario,
con materiale rigorosamente identico a quello
rimosso o mancante, su ispirazione di quelli
superstiti.
L’organaro restauratore Romain Legros,
artefice del restauro, è nato a Roubaix
in Francia nel 1965. E’ un giovane organaro,
che iniziò la formazione in Francia nel
1980, a quindici anni, nel laboratorio della
casa organaria Marc Garnier di Morteau. Lì
apprese i primi rudimenti per la costruzione
artigianale del re degli strumenti e conobbe
la tecnica e lo stile d’ispirazione franco-germanica.
Nel 1985 si trasferì in Italia lavorando
presso il laboratorio di Bartolomeo Formentelli,
dove si perfezionò nell’arte organaria
italiana. Ha al suo attivo la costruzione di
clavicembali e il restauro di vari organi storici.
Il restauro dell’organo Fedeli dà
una logica continuità ad un preciso disegno
di recupero e valorizzazione dei beni culturali
della Collegiata, iniziato con la realizzazione
del Museo di Arte Sacra. Esso vuole essere un
segnale in controtendenza verso l’indifferenza
e l’abbandono in cui vengono spesso relegati
i beni culturali del nostro territorio.
La
musica è un linguaggio universale che
parla a tutti, qualunque sia la fede o l’appartenenza.
Quindi l’invito a partecipare a questo
evento è rivolto a tutti, in particolare
ai giovani, affinché questo incontro
con la musica e la cultura apra la strada alla
riscoperta o alla riconferma di valori non effimeri
e vuoti, ma veri e autentici, saldamente ancorati
a radici e tradizioni del passato, vanto della
storia civile e religiosa locale.
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