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Consegna dei lavori

Bilancio di un illustre...

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L'organista di Niori

 

 

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(scelta e trascrizione a cura di Antonio Porpora Anastasio)

I documenti trascritti sono stati salvati da ll’incuria e da sicura distruzione grazie al Sig. Gaetano Vitagliano, già Sindaco di Maiori negli anni ‘60


COMUNE di Maiori
ESTRATTO DAL PROCESSO VERBALE
dell’adunanza tenuta dalla Giunta Municipale
nel dì 14 Novembre 1903

OGGETTO della deliberazione: Nuovo Organo per la Chiesa

Il Sindaco riferisce alla Giunta che la Commissione per l’Opera Speciale della Chiesa Madre di questo Comune ha determinato la costruzione di un grande organo orchestrale per la Chiesa stessa, affidando l’esecuzione dell’opera all’artefice specialista Signor Zeno Fedeli di Foligno. Ha anche stabilite le modalità del contratto, ed ora le presenta alla Giunta per avere la sua annuenza in ossequio alla deliberazione consiliare di nomina 26 Aprile 1902, superiormente vistata a 27 Maggio successivo al n. 14274.
Fatti entrare nella sala il Presidente ed i Componenti della Commissione e l’artefice Signor Fedeli, si è letto, discusso ed approvato lo schema del contratto relativo che la Giunta ha riconosciuto accettabile, e quindi, encomiando l’opera della lodata Commissione, l’ha autorizzata a stipulare il ripetuto contratto.
Previa lettura e conferma il presente verbale è stato sottoscritto come infra.

Il Sindaco - A. D’Amato
L’assessore anziano - Franco Conforti
Il Segretario - Alfonso Scannapieco.


CONTRATTO

Con la presente privata scrittura da valere qual pubblico stipulato per tutti gli effetti di legge.
Tra i Signori Salvatore D’Amato, Raffaele D’Amato, Giuseppe Di Bianco, Luca Ferrigno, Liberato Ferrigno, Nicola Zitara, Vincenzo Guadagno, Raffaele Scannapieco e Gaetano Cuomo, tutti nella qualità di rappresentanti la Commissione per l’Opera della Chiesa di S.ª Maria a Mare in Maiori, possidenti qui domiciliati, da una parte.
E il fabbricante organi signor Zeno Fedeli fu Domenico di Foligno, dall’altra, il quale per gli effetti del presente contratto elegge domicilio in Maiori sulla Casa Comunale.
Si conviene reciprocamente e si accetta quanto appresso:
Il fabbricante signor Fedeli assume la responsabilità di costruire un grande organo per la Chiesa Madre di Maiori, della seguente composizione:
Grande organo - primo manuale 56 note.
Principale 16 p: Tromba 8 p:
Principale 8 p: Clarino 8 p:
Principale 4 p: Ottava 4 p:
Bordone 8 p: Duodecima 3 p:
Flauto ottaviante 4 p: Decimaquinta 2 p:
Viola 8 p: Decimanona 1 ½ p:
Dulciana 4 p: Vigesimaseconda 1 p:
Organo espressivo - secondo manuale 56 note.
Principale 8 p: Bordone 4 p:
Bordone 8 p: Celeste 8 p:
Viola 8 p: Oboe 8 p:
Violino 4 p: Voce umana 8 p:
Pedaliera 27 note.
Controbasso 16 p: Basso 8 p:
Bordone 16 p: Tromba 8 p:
Pedalini per accoppiamenti e combinazioni.
Rullo Ripieno
Unione del 1° manuale al pedale Fortissimo
Unione manuali Espressione
Mezzo forte Tremolo
La costruzione dovrà obbligatoriamente rispondere ai canoni della tecnica moderna, alle prescrizioni dell’autorità ecclesiastica alle norme sancite dai varî congressi di musica sacra, e dovrà riuscire di un risultato fonico superiore a quello dell’organo di S. Domenico Maggiore di Napoli, e a quello del Corpus Domini di Gragnano; organi costruiti dallo stesso Fedeli.
Le tastiere saranno poste sopra mobile separato.
La completa intelaiatura che sosterrà l’organo, come pure ogni chiusura della cassa, compresa la sua esteriorità, sarà fatta dal Fedeli.
L’imballaggio, il trasporto ferroviario fino alla Stazione di Vietri, e qualunque spesa di messa in opera sarà a carico del Fedeli. Il trasporto dalla Stazione di Vietri fino dentro la Chiesa sarà a carico della parte committente.
La consegna dovrà essere fatta obbligatoriamente per la fine di settembre 1904.
Il prezzo resta fissato in lire Ventunomila, pagabili come appresso, qui a Maiori, nella sede della Commissione: alla sottoscrizione del presente sonosi pagate lire Cinquemila; alla fine di Marzo 1904 si pagheranno altre lire Tremila; alla messa in opera e consegna altre lire Settemila; e finalmente all’epoca del collaudo le restanti lire Seimila in effetti cambiarî con scadenza a sei mesi data.
Il collaudo dell’opera fra il termine obbligatorio di quindici giorni dalla consegna sarà fatto per cura della Commissione da persone competenti di sua scelta, e qualora queste trovassero che l’opera, sia per la sonorità, sia per la solidità, sia per la regolarità della meccanica dovesse essere giudicata di un valore inferiore al prezzo convenuto, la Commissione avrà facoltà di ritenersi una somma eguale a quella che i collaudatori avessero giudicato in meno, più lire Mille come multa, per l’inattesa non rispondenza dell’ideale voluto.
Qualora l’opera non venisse eseguita e consegnata nel termine stabilito, il Fedeli si sottopone a una penale di lire Cinquanta al giorno per i primi dieci giorni, e di lire Cento al giorno per tutti gli altri giorni successivi fino al 31 Ottobre 1904; epoca in cui, ove non fosse adempito completamente il lavoro, fin da ora si ritiene risoluto il contratto, ed il Fedeli tenuto alla restituzione delle somme ricevute in conto, ed alla rivalsa dei danni ed interessi.
La presente in duplice originale redatta, dopo lettura e conferma, è stata analogamente sottoscritta.

Maiori quattordici Novembre 1903.
Salvatore d’Amato Raffaele d’Amato
Giuseppe di Bianco Luca Ferrigno
Liberato Ferrigno Nicola Zitara
Vincenzo Guadagno Raffaele Scannapieco
Gaetano Cuomo
Zeno Fedeli


COLLAUDO

Regno d’Italia
L’anno millenovecentoquattro, il giorno ventidue del mese di Novembre, nella Chiesa Collegiata di S. Maria a Mare di Maiori.
La sottoscritta Commissione per l’Opera della Chiesa suddetta, in esecuzione del contratto stipulato col Signor Zeno Fedeli di Foligno, volendo procedere al collaudo del grande Organo plurifonico costruito dal medesimo e già messo in opera sulla Tribuna situata nell’interno della Chiesa sopra la porta principale d’entrata, ha invitato i sottoindicati Signori a proferire il loro autorevole giudizio sulla esecuzione del progetto dell’Organo medesimo.

I componenti la Commissione del collaudo, innanzitutto esprimono un voto di plauso ai componenti il Comitato, per il nobile intento avuto di adornare questo Tempio di uno strumento degno della Casa di Dio e dell’arte organaria moderna.
Dall’esame coscenzioso dello strumento e da molteplici esperimenti eseguiti, la Commissione collaudatrice è lieta di affermare come esso risponde pienamente al contratto ed alla fama meritamente acquistatasi dal ben noto artista, che è il Signor Zeno Fedeli, tra i più provetti campioni della riforma organaria in Italia.

Passando ai particolari, la Commissione ha constatato con vivo compiacimento che la parte meccanica nulla lascia a desiderare in quanto alla scelta e solidità del materiale, e si fa ammirare per la sua semplicità.

Trattandosi di un organo a sistema tubolare, merita lode la prontezza dell’attacco del suono, senza alcun ritardo tanto delle tastiere che dei pistoncini (inconvenienti finora lamentati in questo sistema). Sembra pur degno di speciale elogio l’applicazione della duplice registrazione, che, per mezzo di appositi pistoncini, permette al suonatore di raddoppiare le combinazioni della tavolozza dei suoni, in guisa da supplire a due altre tastiere.

In quanto alla parte fonica, la Commissione ha trovato a lodare la bellezza e rotondità del suono, del ripieno, e, in particolare, il simpatico timbro delle viole e della voce celeste; la bellezza dei flauti e bordoni, nonché la naturalezza dell’oboe, del clarinetto e delle voci umane.

Egualmente encomia il sistema di manticeria a doppia pompa, che agisce a mezzo di pedale, nonché l’introduzione di due Registri meccanici che danno l’ottava grave alle due tastiere, cosa che raddoppia la robustezza del suono, e permette d’ottenere nuovi effetti.
In ultimo la Commissione coscenziosamente dichiara che lo strumento non è per nulla inferiore al prezzo convenuto di lire ventunomila, e si reputa più che soddisfatta verso l’egregio costruttore, congratulandosi delle sempre nuove industriose trovate, che introduce a decoro dell’arte organaria, ed esprimendo il voto che Organi siffatti abbiano a decorare le altre belle Chiese del mezzogiorno d’Italia.
Dal che se ne è redatto il presente verbale, che dopo lettura è stato sottoscritto.

La Commissione collaudatrice
D. ... de Stefano ....
Abate ....... della SS. Trinità. Cava de’ Tirreni
D. Ambrogio M. Amelli di Montecassino
D. Lorenzo Perosi Direttore perpetuo della Cappella Sistina
Giuseppe Cotrufo Professore di Organo nel Real Conservatorio di Musica di Napoli
Matthey Ulisse. Organista titolare della Santa Casa di Loreto
Sac. Eduardo Bottigliero di Portici
D. Francesco Esposito di Gragnano

La Commissione per l’Opera
Il Presidente: Salvatore d’Amato
I Componenti: Nicola Zitara, Giuseppe Di Bianco, Raffaele Scannapieco, Luca Ferrigno, Liberato Ferrigno, Raffaele d’Amato,Gaetano Cuomo, Vincenzo Guadagno
Testimoni: Avv. Giuseppe Confalone, Alfonso Scannapieco segretario comunale


Maiori 29 Novembre 1904

Commissione per l’Opera della Chiesa

Oggetto: Per il nuovo grande Organo

All’Ill.mo Signor Sindaco di Maiori
Mi pregio informare V.S. Ill.ma che questa Commissione ha fatto costruire, e mettere in opera, il nuovo grande organo pneumatico, nella nostra Chiesa Madre, e conseguentemente Le faccio avere tanto il contratto stipulato col costruttore Signor Zeno Fedeli in seguito alla deliberazione di codesta Giunta del 14 Novembre decorso anno, quanto il verbale di collaudo di detto organo eseguito dalle più spiccate notabilità artistiche d’Italia, con preghiera di farne prendere atto da codesta spettabile Amministrazione ed indi provvedere per la loro conservazione nell’Archivio Municipale.
Nel contempo La prego compiacersi di provvedere a che il Consiglio Comunale fissi nel Bilancio l’annuale stipendio che crederà corrispondere al Professore a nominarsi, che dovrà suonare il grandioso nuovo strumento.
Gradisca intanto con l’intera Civica Rappresentanza gli attestati di stima di tutta la Commissione. Dei documenti rimessi compiacciasi assicurarmi il ricapito.
Il Presidente
Salvatore d’Amato


Maiori 31 Agosto 1910

Commissione per l’Opera della Chiesa

Oggetto: Organo

All’Ill.mo Signor Sindaco di Maiori
Mi reco a dovere d’informare V.S. del seguente fatto:
Mesi or sono l’Organista della nostra Collegiata Antonio Tirabassi si allontanò da Maiori, senza dare per vario tempo notizie di sè.
In seguito, per una cartolina diretta da Milano al Signor Liberato Ferrigno, si seppe che il medesimo si recava nel Belgio, ove pare che tuttora dimorasse.
La scorrettezza del Tirabassi di non consegnare le chiavi dell’organo, fece rimanere le cose in uno stato anormale, senza che la Commissione avesse potuto provvedere per far suonare l’organo da altra persona di riconosciuta competenza, e di esercitare la dovuta sorveglianza sull’organo stesso.
Essendosi intanto saputo che le chiavi dell’organo si trovano in possesso dei Preti della Collegiata, mi affretto informarne V.S. pregandola di provvedere in quel modo che crederà migliore nell’interesse del Comune.
Frattanto mi creda con stima
Il Presidente
Salvatore d’Amato


Maiori 12 Ottobre 1910

Mons. Prevosto della Collegiata di Maiori
Ho appreso che allorquando il Maestro Tirabasso Antonio, a cui era affidata la custodia dell’organo della Chiesa, si allontanò da questo Comune, fece rimettere a V.S. Rev.ma la chiave della scalinata che dà accesso al detto organo.
Dovendosi intanto provvedere pel completamento decorativo del ripetuto organo, e per la destinazione nuovo organista, la prego a compiacersi di rimettere la chiave in parola al Presidente della Commissione dell’Opera della Chiesa Sig. Salvatore d’Amato.
Con tutta osservanza mi sottoscrivo

Il Sindaco

 

Per visite al museo della Collegiata: artis_2004@libero.it - 328 2027660 - 328 1343144